Nel
2005, insieme ad alcuni amici ruandesi, io e mio marito abbiamo
fondato l'associazione no profit Bene-Rwanda, che in lingua
kinyarwanda significa " figli del Rwanda". L'associazione,
diretta da cittadini ruandesi che risiedono e lavorano da anni in
Italia, rappresenta un punto d'incontro e di informazione per gli
immigrati e tra immigrati e italiani. Le attività che la Onlus
svolge sul campo mirano alla valorizzazione delle culture e alla
difesa dei diritti umani, divulgando un' informazione aggiornata e
selettiva sugli avvenimenti del passato e del presente che riguardano
il Rwanda e l'Africa in generale.
Nello
specifico, l'associazione Bene-Rwanda, dalla sua nascita, ha operato
in manifestazioni di alto livello in tutta Italia, nei maggiori
luoghi istituzionali, nelle università e nelle scuole, collaborando
con personalità di spicco del panorama internazionale sia politico
che culturale. La voce dei suoi testimoni è costante e forte, è un
urlo che vuole non tanto condannare i "colpevoli", quanto,
in nome dei diritti umani, riconoscere all'uomo le sue capacità
critiche e dotarlo degli strumenti per riconoscere i segnali
premonitori di imminenti tragedie umane. Anche per questo,
Bene-Rwanda sceglie spesso di "parlare" e informare i
giovani, gli adulti del futuro, coloro che senza la giusta conoscenza
rischiano di dimenticare il passato e non accorgersi che quel passato
più volte potrà ridiventare futuro. L' Associazione ribadisce
sempre con forza e grande impegno il suo lavoro in nome di questi
diritti, collaborando anche con altre organizzazioni.
Ha
ottenuto patrocini per i suoi progetti da istituzioni quali le
Nazioni Unite, la Regione Lazio, la Provincia e il Comune di Roma.
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