“E' l'ennesima tragedia dell'emarginazione di cui, non a caso, fanno le spese due emigranti, due lavoratori come tutti noi venuti a Roma alla ricerca di una vita migliore, due persone che hanno preferito nascondersi e morire piuttosto che comunicare le loro difficoltà e chiedere aiuto; non nascondiamoci dietro un dito, questa tragedia non è una fatalità ma frutto di un sistema dell'esclusione sociale ancora troppo radicato nelle nostre città”.
E' questo il pensiero espresso da Francoise Kankindi, candidata afro-italiana alla Regione Lazio nella Lista Civica di Nicola Zingaretti: “Dobbiamo riconoscere che in Italia – ha aggiunto la candidata di Zingaretti responsabile dell'immigrazione - c'è ancora un problema culturale relativo all'accoglienza; non basta dunque rendere disponibili i servizi e attivare i numeri verdi, ma bisogna intraprendere politiche di integrazione più coraggiose”.
“L'esperienza associativa nel campo dell'immigrazione – ha continuato Kankindi – mi ha insegnato che non c'è progresso senza dialogo e accettazione; la tragedia dei due immigrati, probabilmente di origine somala, dimostra che c'è ancora una grande distanza fra i bisogni delle persone e la città; bisogna impegnarsi di più anche in considerazione della crisi economica e dell'inverno in corso”.
“Ci tengo a ricordare – ha concluso Kankindi – che i lavoratori di origine straniera, come me, contribuiscono per oltre l'11% del PIL e pagano 7,5 miliardi di tasse alimentando i regimi pensionistici nazionali. Eppure il pregiudizio e la discriminazione rendono ancora difficile raggiungere l'obiettivo della piena integrazione”.
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