Sono
nata nel 1970 da genitori ruandesi, rifugiati in Burundi in seguito
al primo genocidio perpetrato in Rwanda nel 1959 da parte degli Hutu
nei confronti della minoranza Tutsi.
Ho
trascorso la mia infanzia e adolescenza in un paese in cui essere
rifugiato significava non avere diritto né alla scuola né alla
cittadinanza.
Nel
1992 mi sono trasferita in Italia per proseguire gli studi
universitari.
Due
anni dopo, nel 1994, ho perso tutta la mia famiglia nel genocidio che
in circa cento giorni ha visto uccidere barbaramente più di 1
milione di persone Tutsi.
Nel
1998 mi sono laureata all'Università Cattolica di Milano in
Economia e Commercio e, grazie all'ottimo curriculum,
ho iniziato immediatamente a lavorare presso la società SAP Italia
in qualità di consulente di informatica, dove sono rimasta fino al
2002, quando sono stata assunta da Poste Italiane a Roma nell'ambito
dell'Amministrazione e Controllo.
Nel
2005 mi sono sposata con Eric Wibabara, ruandese, in Italia dal 1996,
reduce della sanguinosa guerriglia che nel luglio 1994 ha fermato il
genocidio in Rwanda. Oggi Eric, unico sopravvissuto della sua
famiglia, lavora alla CIGL, dove è funzionario della Fillea
Roma-Lazio.
Abbiamo
un figlio, Alain, di 7 anni, nato a Roma come extracomunitario ma
divenuto cittadino italiano insieme a noi da quando abbiamo acquisito
la cittadinanza.
Dal
2005 sono presidente dell'Associazione no profit Bene-Rwanda.
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