lunedì 21 gennaio 2013

Françoise Kankindi: la mia storia


Sono nata nel 1970 da genitori ruandesi, rifugiati in Burundi in seguito al primo genocidio perpetrato in Rwanda nel 1959 da parte degli Hutu nei confronti della minoranza Tutsi.
Ho trascorso la mia infanzia e adolescenza in un paese in cui essere rifugiato significava non avere diritto né alla scuola né alla cittadinanza.
Nel 1992 mi sono trasferita in Italia per proseguire gli studi universitari.
Due anni dopo, nel 1994, ho perso tutta la mia famiglia nel genocidio che in circa cento giorni ha visto uccidere barbaramente più di 1 milione di persone Tutsi.
Nel 1998 mi sono laureata all'Università Cattolica di Milano in Economia e Commercio e, grazie all'ottimo curriculum, ho iniziato immediatamente a lavorare presso la società SAP Italia in qualità di consulente di informatica, dove sono rimasta fino al 2002, quando sono stata assunta da Poste Italiane a Roma nell'ambito dell'Amministrazione e Controllo.
Nel 2005 mi sono sposata con Eric Wibabara, ruandese, in Italia dal 1996, reduce della sanguinosa guerriglia che nel luglio 1994 ha fermato il genocidio in Rwanda. Oggi Eric, unico sopravvissuto della sua famiglia, lavora alla CIGL, dove è funzionario della Fillea Roma-Lazio.
Abbiamo un figlio, Alain, di 7 anni, nato a Roma come extracomunitario ma divenuto cittadino italiano insieme a noi da quando abbiamo acquisito la cittadinanza.
Dal 2005 sono presidente dell'Associazione no profit Bene-Rwanda.

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